Valdaveto.net > Itinerari, sentieri, escursioni e ciaspolate > Le Vie Ferrate della Val d’Aveto
di Ferrate365.it
testo e foto a cura della redazione del sito web Ferrate365.it
foto del Bivacco Sacchi a cura di Vito Groppi
Quel tratto di Appenino dove le province di Genova, Piacenza e Parma si uniscono è uno dei più bei scorci di montagna dell'Appenino Settentrionale. Dolci pendii si uniscono a ripidi pendii erbosi, interessanti creste e pareti rocciose che attraggono l'attenzione di appassionati di arrampicata. Da Santo Stefano d'Aveto è facilmente raggiungibile, infatti, la palestra di roccia al Dente del Cipolla che richiama appassionati di arrampicata da molto tempo. Meno conosciute della palestra di roccia sono invece le vie ferrate installate in questo stupendo contesto appenninico:
- la Ferrata Mazzocchi al Monte Nero.
- la Ferrata Adolfo Ferrari al Monte Roncalla.
La Ferrata Mazzocchi è la più impegnativa delle due vie attrezzate e l'itinerario può essere intrapreso dal versante ligure oppure - suggerito - dal Passo dello Zovallo.
Partendo dal Passo dello Zovallo si intraprende un avvicinamento piuttosto lungo (ca 1h 45' - 2h) che ci conduce al Bivacco Sacchi da dove iniziamo la via ferrata.
La ferrata sale tra pareti e traversi di media difficoltà fino a raggiungere un punto in cui si può optare se percorrere in salita un buio camino o starne fuori e risalirlo esternamente con una scala metallica.
Con gli ultimi passaggi e un'esposta scala metallica terminiamo la ferrata (45') raggiungendo la vetta del Monte Nero (1689 m).
Per maggiori informazioni: Ferrate365.it > Vie ferrate > Ferrata Mazzocchi.
La Ferrata Adolfo Ferrari risale la cresta rocciosa che è caratterizzata da brevi balzi rocciosi e più arditi gendarmi e ci conduce in vetta al Monte Roncalla.
L'avvicinamento - idealmente partendo da Rocca d'Aveto - è di circa 1h 15', piuttosto ripido e nell'ultimo tratto con segni scarsi.
Raggiunte le attrezzature si sale la cresta molto bella e panoramica. Raggiungeremo senza eccessive difficoltà tecniche il passaggio chiave - un diedro roccioso molto bello - che chi non se la sentisse potrebbe anche aggirare per traccia assicurata con fune metallica.
In breve, si termina la ferrata raggiungendo la vetta del Roncalla (ca 1h dall'inizio della via ferrata).
Per maggiori informazioni: Ferrate365.it > Vie ferrate > Ferrata Adolfo Ferrari.
Le due ferrate sono anche abbinabili in un lungo itinerario ad anello che occuperà circa 8h e che richiederà passo e allenamento. Per percorrere queste vie ferrate sono necessari tutti i dispositivi di sicurezza minimi: imbraco da arrampicata, kit da ferrata con moschettoni omologati e casco a cui suggeriamo di aggiungere idonee scarpe e guanti.
I periodi migliori per percorrere le vie sono la tarda primavera, le giornate non troppo calde d'estate e l'inizio Autunno.
Per maggiori informazioni sugli itinerari consigliamo di visitare il sito Ferrate365.it oppure di contattare la sede di Piacenza del CAI.
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Pagina pubblicata il giorno 11 aprile 2019, letta 7379 volte