Valdaveto.net > Il territorio della Val d'Aveto e delle valli limitrofe > Giornata di studio sugli archivi fotografici, Santo Stefano d'Aveto, 9 dicembre 2006
Otto Marzo
Non sopporto
l'effluvio di mimosa
Quel falso mondo
che si dipinge in rosa.
Quel festeggiare non si sa bene cosa.
Non basta un giorno
a cancellarne cento.
La liberta vuol dire dignità.
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Pagina pubblicata il 5 marzo 2006, letta 6946 volte
il pannello introduttivo della mostra ,
i pannelli dal numero 1 al numero 8 ,
il pannello aggiuntivo 1 ,
il pannello aggiuntivo 2 ,
i pannelli dal numero 10 al numero 12 .
Il seminario è stato preceduto da un breve saluto portato agli intervenuti dal sindaco di Santo Stefano
d'Aveto Cristoforo Campomenosi e dal presidente dell'Ente Parco dell'Aveto Giuseppino Maschio.
Hanno presieduto il prof. Diego Moreno, docente di geografia storica all'Università di Genova, e il
prof. Massimo Quaini, docente di geografia umana all'Università di Genova.
È brevemente intervenuto anche l'assessore Sergio Campomenosi al quale si deve la regia dell'avvenimento.
Nel suo intervento, "ABSSA - cronaca di un recupero", Carlo Alberto Gemignani ha fatto il punto sul progetto di recupero, catalogazione e digitalizzazione del materiale fotografico appartenuto ad Adalberto "Berto" Giuffra, insigne fotografo attivo dal 1930 al 1997. L'archivio Berto, ABSSA - Archivio Berto Santo Stefano d'Aveto , contiene oltre 12000 pezzi ed è stato donato dagli eredi al Comune di Santo Stefano d'Aveto. Accanto ad Adalberto "Berto" Giuffra, fra il 1920 e il 1950, operarono in Val d'Aveto altri non meno bravi manipolatori dell'ordinario quali Antonio Fasce di Molini detto Tugnin e Domenico Fortunato Battistoni di Cabanne.
È seguito l'intervento di D. Grignani ed Eleonora Marullo: "Cultural heritage
on line e tecnologia open source: problemi e prospettive. Il progetto DismecSpace". Nell'ambito della archiviazione di materiale multimediale, i due relatori hanno evidenziato le opportunità e le problematiche legate al continuo evolversi delle tecniche e dei supporti.
È intervenuto Jean Paul Métailié che ha relazionato su "L'observatoire photographique des paysages avec
le projet de Parc Naturel Régional de l'Artège". Il prof. Métailié è un antesignano nella tecnica del confronto fotografico. Il raffronto tra foto antiche e moderne mette in luce, già a distanza di qualche decina d'anni, il cambiamento avvenuto nella regione osservata. Ciò permette di individuare il conseguente avanzamento o arretramento delle zone boscate in particolare nelle zone montane. Molti sono i campi di utilizzo di questa tecnica, in specie nel campo idrogeologico e della salvaguardia del patrimonio silvo-pastorale ed agrario.
Ha concluso la mattinata l'intervento del sig. Sandro Sbarbaro: "Valdaveto.net - Storia locale on line". Nato dal lavoro di Mario Senoglosso e dello stesso Sandro Sbarbaro, il sito web Valdaveto.net superando molti ostacoli è riuscito ad ottenere una buona visibilità. Coloro che siano interessati alla cultura ed alla storia del nostro Appennino, trovano oggi in Valdaveto.net un motore culturale che permette loro di pubblicare liberamente le proprie ricerche. L'incoraggiamento a proseguire è dato dai non pochi nuovi lettori che ogni giorno visitano il sito e dal crescente numero dei collaboratori che mettono a disposizione i propri lavori.
Gli interventi sono stati seguiti da un animato dibattito che ha messo in luce l'interesse suscitato dal recupero dello spazio montano.
Un banchetto a base di prodotti tipici locali ha quindi messo fine alla parte antimeridiana della giornata di studio.
Alla ripre