Luzula nivea

Erba lucciola

di Giorgio Venturini
scheda a cura di Giorgio Venturini
fotografie di Giorgio Venturini

Juncacea. Il nome deriva dal latino lusus, gioco, perchè la pianta essendo esile è gioco del vento, oppure dal latino lucere, brillare, per la brillantezza del bianco. Viene anche chiamata Erba lucciola.
Alta fino a 50 centimetri.
Alpi e Appennino settentrionale, nelle faggete e abetaie, da 600 a 1500 metri; rara oltre.

fotografie scattate in località:  Rezzoaglio
periodo:  giugno

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Pagina pubblicata il 13 novembre 2007, letta 6887 volte
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br /> In seguito si iscrisse a una scuola serale, sempre a New York, per imparare l'inglese ma la mancanza di denaro lo costrinse a rinunciare al desiderio di ottenere una perfetta padronanza della lingua, obbligandolo a impegnarsi da solo nel compito di istruirsi in tale materia.
Per un breve periodo, mentre frequentava ancora la scuola, vendeva giornali durante il giorno e lavorava in una fabbrica di ombrelli ma, verso il 1861, fece il primo passo che gli avrebbe consentito di allontanarsi da una vita difficile: iniziò a lavorare presso una compagnia di trasporti in qualità di tuttofare nel reparto della Titus & Co., che si occupava di commercio di frutta.
Dopo pochi anni fu promosso al ruolo di venditore.

Nel 1867, contagiato dalla "febbre dell'oro", partì per la California e il 3 giugno del 1868 arrivò a San Francisco, con un centinaio di dollari nascosti con cura in una tasca interna della giacca.
Purtroppo, i "campi dorati", dopo un'ispezione più accurata, si dimostrarono inferiori alle attese. Deluso da quella vista, pubblicò alcuni annunci sui giornali locali, alla ricerca di "qualunque lavoro", non ricevendo però alcuna risposta.
Un giorno incontrò per caso un giovanotto che aveva conosciuto a New York e stipularono un patto di alleanza: si sarebbero aiutati a vicenda fino a quando uno dei due non avesse trovato lavoro. Fontana sosteneva economicamente entrambi, mentre il suo compagno d'avventura era quasi esclusivamente preso dal descrivere con toni vividi i "tempi bui" che stavano vivendo.
Quando oramai il piccolo rotolo di banconote, che adesso doveva servire per sostenere due persone, stava per esaurirsi, il giovanotto parlò a Fontana di un lavoro alle terme di Washington, presso il salone di un barbiere.
Fontana promise al giovane che, qualora fosse stato assunto, gli avrebbe regalato dieci dollari per il buon suggerimento fornitogli.
E così fu.
Il lavoro, un'occupazione stabile con orario dalle 6 alle 23, consisteva prevalentemente nel pulire i pavimenti, lavare le vasche da bagno e altre mansioni simili.
Fontana resistette per quasi un anno, e in seguito iniziò a lavorare nel commercio di frutta, alle dipendenze della A. Galli & Co.
Evidentemente, in questo lavoro, riusciva ad esprimersi al proprio meglio perché, nel giro di due anni, fu nominato socio della ditta.

Nel 1872 divenne socio di C. M. Volkman in un'azienda che commerciava in frutta ma, ritenendo che potesse fare di meglio che occuparsi unicamente delle spedizioni, fondò una società con G. Ginnochio di cui, in seguito, rilevò la quota azionaria.

Nel 1880 spostò gli interessi della società nel ramo conserviero e fondò le ditte note col nome di M. J. Fontana & Co.

Nel 1893, quando il socio, Mr Cowing, andò in pensione, Fontana scelse come nuovo socio S. L. Goldstein e, due anni più tardi, William Fries.

Nel 1898 da questa società prese vita la California Fruit Growers' Association (Associazione californiana dei coltivatori di frutta), con Fontana direttore generale, William Fries presidente e S. L. Goldstein tesoriere.
Fontana collaborò come sovrintendente durante la gestione di Phelan.
È direttore e membro del consiglio di amministrazione della California Fruit Canners' Association (Associazione conservieri di frutta della California), della Wine Association (Associazione vinicola), della Italian and American Bank, della E. B. e della A. L. Stone Co., della Italian-Swiss Agricultural Colony (Comunità agricola italo-svizzera) e membro del San Francisco Commercial Club e del San Francisco Olympic Club.

 


 

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Pagina pubblicata il 27 marzo 2008 (ultima modifica: 28.03.2008), letta 8555 volte
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