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Pagina pubblicata il 19 settembre 2006, letta 1517583 volte
Notturno
Vortice scuro
fra due pietre
rosse
il grido del pazzo
oltre il
limitar del bosco
notturno spettro
braccia desolate
nella landa
detriti
a valle
corrono
ombre
come di ricordi.
Macerie
Macerie
come pensieri strangolati,
macerie di case
due pietre é già una storia
un lembo di muro é il passato,
rovine antiche
cotte dal sole cocente
di estati come gelsomini,
macerie fra le mani
accarezzate e ritrovate,
intatte
nella mente.
Ieri
Ombra che il tendine
allenta
del giorno e i colori
in nebbia sfuma
pesi riporta grevi
all' occhio del lampione
dove la via s' incunea
stretta
fra i muri persi al cielo
e notte, scura notte
di lunastelle,
preme e incalza
e il nome chiama
di un ieri
senza volto.
Del tempo
Batte il pendolo l'ora
dettaglio sul muro
srotola d' ombre il ricamo
il secondo in minuto
su fili di nebbia
il cuore rincorre
la zampa del ragno
il soffitto in corsa ribatte
la terra morde riarsa,
batte il cuore aritmici
fondali sabbiosi
scogliere scoscese
di pensieri
disciolti
sul vetro incide
palpiti di ricordi e
acqua che scroscia
il gesto intride
deciso che al cuore
fiore reciso
il silenzio impone.
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Pagina pubblicata il 27 marzo 2006, letta 5072 volte