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Con le pive nel sacco

Racconto tratto da 'Ma Mouche et moi... et les poissons', Docteur P. Barbeillon, Maloine S. A. Editeur, Paris, 1971

di Ephemerella Ignita
libera traduzione a cura di Ephemerella Ignita

Fine di una gionata vuota!
Arriva il momento dell'ultima "chance", dopo tanto tempo che fate la posta ad una bella trota, riparata sotto la la sponda davanti a voi.
La sera cade, attenta immobile, nulla si muove.
Passate in rivista i particolari, tutto appare in ordine, la cinghia del cestino ben collocata, incrocia, sul petto, quella del guadino.
Afferrate la mosca prescelta ben ingrassata e fissata all'occhiello del terminale.
Finalmente! Finalmente, si manifesta un piccolo cerchio: "La grassa" si è decisa a uscire dalla sua tana.
Senza fare alcun movimento - con circospezione - stringete l'impugnatura della canna tenuta verticale. La mosca, tolda dalla scatola scappa, aiutata da una leggera brezza, si è posata sulle vostre spalle.
Si manifesta una bollata decisa, la trota è affamata! Pero' la mosca è in riposo ancora tra la vostre scapole.
Il braccio contorto, la spalla semi disarticolata, il cestino all'aria, la vostra mano sinistra palpa sin dove può. Invano!
La destra, sbarazzatasi della canna, non riesce a fare di meglio, non riesce a raggiungere quei pochi centimetri quadrati "della terra di nessuno", la biricchina ha colpito nel posto giusto.
Grazie alle cinghie incrociate che vi impediscono qualsiasi movimento precauzionale, oltre che acrobatico, vi rendete conto, con chiarezza, che solo un supercampione di Yoga, con la testa e le spalle passate attraverso le gambe, potrebbe sloggiare quella mosca dal suo irraggiungibile rifugio.
In ogni modo risulta impossibile con tutto l'equipaggiamento che vi blocca.
Non vi resta che sbarazzarvi, cinghia dopo cinghia, pezzo dopo pezzo, del vostro bizzarro abbigliamento, diventato, per l'occasione, una costrizione grottesca, prima di riuscire a togliervi la veste.
Questa gesticolazione limitata, ma indispensabile, ha messo la trota in allarme!
Essa se l'è data a gambe! Per colpa di questa mosca tenace avete guadagnato una bella sconfitta.
Quanto al compagno sopravvenuto al momento dello spettacolo, potete stare certi che per Capodanno, vi regalerà, al posto della canna che vi aveva promesso.................. "un bel grattaschiena in avorio"!

 


 

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Pagina pubblicata il 6 aprile 2008, letta 4927 volte
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