La 'Calà dei morti'

di Lorenzo Laneri
contributo inviato il 24 settembre 2006 a corredo dell'articolo Villa Brignole

Il tratto di strada che da Villa Piano di sotto porta alla cappelletta di Villa Cella, è tradizionalmente chiamato la Calà dei morti. Ad oggi (estate 2006) si trova ancora in un discreto stato. Si narra che dalla Calà dei morti si passasse per portare i morti a Villa Cella: sono infatti ancora presenti, scolpiti nella roccia, scalini abbastanza larghi per lo scopo. Nella cartina di seguito riportata è indicato, con una linea rossa, il percorso della calà dei morti.

Il percorso della cala' dei morti

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A Villa Piano si prende la strada interpoderale che porta nei prati di Villa Piano di sotto; si attraversano tutti i prati fino ad arrivare ad un tornante; poco oltre c'è un bivio. Lo si imbocca e ci si incammina per il sentiero. Ci si rende subito conto che la strada doveva essere importante perché tutto attorno vi sono muri ben definiti a tracciare i confini ed impedire l'attraversamento dei terreni. Proseguendo oltre si vede sotto il Massapello e, tra qualche tratto rovinato dalle frane, si scorge la mano dell'uomo: muretti a secco e i famosi scalini nella roccia.

Cala' dei morti: gli scalini nella roccia (fotografia di Lorenzo Laneri)

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La larghezza degli scalini e di alcuni tratti scavati nella roccia conferma l'importanza che questa strada un tempo doveva avere. Proseguendo, in diversi punti si nota la mano dell'uomo sulla roccia. Ad un certo punto non si riesce a capire dove la strada possa portare, infatti ci si accorge di aver superato la cappelletta di Villa Cella e di stare proseguendo in direzione Mileto (notare il particolare andamento dell'ultimo tratto del percorso sulla cartina precedente). Si prosegue per la strada principale addentrandosi nel bosco. Il sentiero diventa incassato e la folta vegetazione, in alcuni tratti, ne impedisce l'accesso. In qualche modo si riesce a scendere per incontrare alcuni bivi secondari. Si arriva così sul fianco del fiume di Mileto; si ritrova la mano dell'uomo su un grosso masso tagliato. Infine si arriva proprio dietro la cappelletta di Villa Cella.

 


 

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Pagina pubblicata il 29 agosto 2009, letta 4783 volte