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Nasce la 'Comunità Slow Food per la Valorizzazione della Nocciola Misto Chiavari delle Valli del Tigullio'

Con questa nota ufficiale siamo lieti di informarVi che in data 19 ottobre 2020 è nata la nuova Comunità Slow Food per la Valorizzazione della Nocciola Misto Chiavari delle Valli del Tigullio.

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L.A.S.A.) come "zone umide" un tempo erano dette dai contadini "Mogge" e "Moggiastre", ovvero "Moglie" e "Mogliastre".
Questi toponimi sono molto diffusi sul nostro territorio e probabilmente derivano dal latino-medievale "Molea".
In genere sono terreni molli ed acquitrinosi, che si trovano a diverse quote sul nostro territorio appenninico. Questi luoghi in parte erano bonificati dai contadini. In specie erano "lavorati" dai pastori, creando un qualche canale di drenaggio, ciò per ricavarne un pascolo ove poter far pascolare gli armenti.
Ora è probabile che l'antico Mojolasca fosse il toponimo dato al monte sul quale si era creata una "zona umida", ovvero una "Moglia", successivamente drenata per ricavarne un pascolo.
E sulla cima del Monte, verso il territorio piacentino, par di notare un avvallamento che avrebbe le caratteristiche di un'ex "Moglia".
Occorre ricordare che presso il Monte Maggiorasca c'è il Monte Bue, quindi sulle cime di questi due monti venivano un tempo portati a pascolare gli armenti ed ancor oggi si notano mandrie al pascolo.
Maggiorasca è forse una deformazione del toponimo originale Mojolasca, ovvero Monte "pascolo presso la Moglia".

Analizzando il toponimo Magnasco, borgo del comune di Rezzoaglio, si potrebbe ipotizzare che esso derivi dal latino "magno", ossia "grande", associato a "pasco".
Quindi "Magnasco" vorrebbe voler dire "Grande pascolo".
Ovviamente entrambe le ipotesi sono da verificare.

 


 

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