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Il territorio della Val d'Aveto: suddivisione per parrocchie

di Sandro Sbarbaro

 Parrocchia di San Bernardino da Mentone, d'Ascona  Parrocchia di San Giovanni Battista di Pievetta  Parrocchia di Santo Stefano Protomartire, in Santo Stefano d'Aveto  Parrocchia di Santa Maria Assunta d'Allegrezze  Parrocchia di San Michele Arcangelo d'Alpicella  Parrocchia dei Santi Angeli Custodi d'Amborzasco  Parrocchia di San Giuseppe di Vicosoprano  Parrocchia di San Pietro Apostolo d'Alpepiana  Parrocchia di San Rocco di Villa Noce Parrocchia di San Bartolomeo di Magnasco  Parrocchia di San Michele Arcangelo di Rezzoaglio  Parrocchia di Santa Maria Maggiore di Brignole  Parrocchia di San Bernardo Abate delle Cabanne  Parrocchia di San Giovanni Battista della Priosa

Mappa interattiva della Val d'Aveto, suddivisione del territorio per parrocchie
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La Val d'Aveto, anticamente detta Vale de Auto (ancora oggi le genti d'Aveto chiamano "Aitu" il fiume che attraversa il loro territorio), è la valle formata per gran parte dal fiume omonimo e dai suoi affluenti.
L'Aveto nasce in Liguria in località Prato Lungo (anche se recentemente la fonte pare identificarsi con la località Fontana d'Aveto nei pressi d'Acquapendente) e finisce la sua corsa in territorio Piacentino (località Confiente) ove confluisce nel fiume Trebbia.
La Val d'Aveto è costituita dall'Alta Valle dell'Aveto che termina pressappoco in località Boschi, punto dal quale inizia il territorio Piacentino, e dalla Bassa Valle dell'Aveto (il termine, forse improprio, è usato per ragioni di praticità) che giunge sino presso Confiente.
I paesi avetani in territorio Piacentino sono i seguenti:

  • sponda sinistra:
    Casale, Selva, Lisore, Rovereto, Orezzoli, Buscegli, Connio della Cascina (che confina col territorio di Rezzoaglio)
  • sponda destra:
    Ozzola, Metteglia, Brugneto, Costa, Curletti, Salsominore, Cattaragna, Castagnola, Boschi, Torrio (che confina col territorio di Santo Stefano d'Aveto)

Il territorio della Val d'Aveto ligure è posto nell'entroterra, pressappoco alle spalle di Chiavari (in provincia di Genova), ed è suddiviso amministrativamente nei due Comuni di Santo Stefano d'Aveto (m.1017) e Rezzoaglio (m. 715).
La suddivisione risale al 28 aprile 1918 quando Rezzoaglio si staccò dall'allora Comune di Santo Stefano d'Aveto.
In realtà Rezzoaglio e le sue ville ebbero da sempre una certa autonomia, benché territorialmente facessero parte del "Districto de Vale de Aveto" fin dai tempi dei Malaspina e dei Fieschi.
Il "Distretto", o "Giurisdizione", diventò Marchesato di Santo Stefano d'Aveto verso la fine del 1500 con i Doria, ed infine Comune, o "Mairie", dopo il 1797 sotto l'egida dei francesi.
Detta presunta autonomia pare desumersi dall'atto di "Investitura" (o "Permuta") del 1251 fra Corrado Malaspina e i de Meleto (ai quali, in seguito, subentrarono i de Cella, o Della Cella) con il quale il Malaspina riserva per se le terre oltre il fiume Gramizza (pressappoco il territorio dell'attuale Comune di Santo Stefano d'Aveto) mentre i de Meleto, suoi vassalli, sono investiti del territorio che pressappoco ricalca gli attuali confini del Comune di Rezzoaglio.
La signoria dei Della Cella che a lungo spadroneggiò fra le ville di Rezzoaglio e Cabanne, i due centri più importanti dell'attuale Comune di Rezzoaglio, conferma altresì che questa ipotesi ha qualche fondamento; d'altronde i Doria, come già altri feudatari, si avvalsero sempre di "Commissari" e la loro presenza in loco fu sporadica.

La Val d'Aveto confina con la Val Fontanabuona, la Val Sturla, La Val di Taro, la Val di Nure e la Val Trebbia.
I suoi confini interessano le Province di Genova, Parma e Piacenza.
Il Comune di Rezzoaglio è costituito da più di cinquanta frazioni, o ville e territorialmente è uno dei più estesi della Liguria.
Per praticità elencheremo le frazioni suddividendo il territorio in parrocchie.
La parrocchia nei nostri monti è l'entità di riferimento più semplice se si vuole individuare e riconoscere aggregazioni di ville intorno ad un centro riconosciuto.
Per non far torto a nessuno procederemo seguendo (...pressappoco) il corso dell'Aveto.



Pagina pubblicata il 4 dicembre 2004, letta 11684 volte dal 23 gennaio 2006
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