Valdaveto.net > Emigrazione > Rubrica 'Piccola storia dell'emigrazione da Priosa d'Aveto (1806 - 1924) e genealogie' > Piccola storia dell'emigrazione da Priosa d'Aveto - Capitolo 2: Giovanni Sbarbaro (1841) e Cattarina Rosa Cereghino (1853)
Giacomo Umberto Sbarbaro d'Antonio, detto Bertin, della famiglia dei
Ciarlatin, poi Lallin, nacque verso il 1877.
Umberto Sbarbaro d'Antonio ai primordi della sua avventura Americana, l'11 settembre 1913, aveva
il recapito in una grocerie al 23 Mulberry Street a
New York, ove giungeva la corrispondenza dall'Italia.
La moglie, Virginia Ida Sbarbaro di Giovanni, nata nel 1887 circa, giunse a New York nel
1907 all'età di 19 anni. Probabilmente vi sbarcò con Giacomo Umberto.
Risulta, infatti, che nel 1907 tal Giacomo Sbarbaro d'età di 28 anni sbarca
ad Ellis Island.
Ida tornò al paese di Sbarbari per dare alla luce il
primogenito Alberto, detto Albi, nato nel 1912, e poi tornò in America.
Virginia, detta Ida, sbarca ad Ellis Island nel
1914, all'età di 27 anni, col figlio Alberto di 2 anni.
La residenza è ancora nel comune di Santo Stefano (Italy).
Infine, Umberto ed Ida, là si stabilirono ed ebbero altri figli fra i quali:
Ines, nata nel 1914,
Giovanni, detto John, nato nel 1922,
Gloria, detta Lori,
nata nel 1924,
Grazia, o Grace, nata nel 1926.
Il 22 maggio 1917
il recapito di Virginia Ida Sbarbaro è al n° 40 Mulberry St. New York City.
La figlia Ines Sbarbaro, sposata ad Antonio Carini di Bettola (PC), abitava nel New Jersey.
Ogni tanto tornava al paese di Sbarbari da sua cugina Ersilia, figlia di suo zio Natale.
Il padre di Ida, Giovanni Sbarbaro fu Antonio, tempo prima era emigrato in America
con la moglie. Apparteneva alla famiglia degli Zoppi di
Sbarbari.
Giovanni Sbarbaro fu Antonio, detto Bùcciu, nato a Villa Sbarbari
nel 1841, morì il 25 febbraio 1925.
Sua moglie, Cereghino Cattarina
Rosa di Giovanni, detta Bindolina, nata nel 1853, era originaria della
zona di Favale di Malvaro.
Il fratello d'Ida, ovvero Antonio, detto Tonni
(Tony), era nato in America nel 1880.
In seguito i genitori erano tornati al paese di villa Sbarbari dove erano nati Ida,
nel 1885, e suo fratello Natale Stefano nel 1889.
Giovanni raccontava che il
viaggio per l'America durava 45/50 giorni.
Si presume il viaggio verso la
costa del Pacifico: 40 giorni di mare, scalo New York, più altri 8 in treno per
San Francisco.
Escluderemmo una traversata verso il Golfo del Messico scalo
New Orleans (altra destinazione dell'epoca) perché il viaggio verso l'America fu
effettuato con la Compagnia Transatlantica.
Una scrittura privata, riguardante Giovanni Sbarbaro e suo fratello Gio Batta, evidenzia la somma di
lire 370 in oro da pagarsi entro il 1° Gennaio 1881, riguardo al nolo da Genova
a New York col vapore della Compagnia Transatlantica per Giovanni e sua
moglie Cereghino Rosa.
L'Agente per l'immigrazione Arata Stefano d'Orero
(Val Fontanabuona) s'impegna ad assumersi tutte le spese meno quelle dei
bagagli.
Giovanni Sbarbaro al ritorno dall'America si recherà a Genova dove
si dedicherà al commercio ambulante di fiammiferi, filo, fettuccia, aghi,
spille, candele, lucido per scarpe, carta, buste, sapone ed altri oggetti.
Il commercio ambulante, intorno ai primi del 1900, era regolarizzato da
licenze rilasciate per esercitare in tutto il Regno d'Italia.
Occorreva
iscriversi nel Registro degli Esercenti e Traffici Ambulanti.
Con questo commercio Giovanni Sbarbaro guadagnò circa 3 mila lire dell'epoca.
La moglie andava a raccogliere le olive nelle ville.
Il figlio Natale
si era impiegato nella Fabbrica dello Zucchero, forse poi "Eridania".
Abitavano in Salita degli Angeli, in Genova, in un appartamento diviso con
altre due famiglie della Val d'Aveto. Così era uso per tanti altri valligiani.
Poi tornarono al paese di Sbarbari.
La vita di Giovanni, uomo laborioso
e tenace, può essere presa ad esempio per comprendere quanta fatica costò ai
nostri antenati il processo per affrancarsi dalla miseria.
"Ora che abbiamo
tutto, forse non abbiamo compreso niente.".
Nello Stato delle Anime
della Parrocchia di Priosa d'Aveto del Luglio 1889 la famiglia di Giovanni
Sbarbaro fu Antonio non risulta presente al paese di Sbarbari, mentre è presente
nello Stato delle Anime del Dicembre del 1894.
Risultano, infatti,
Sbarbaro Giovanni, la moglie Rosa ed i figli Antonio (Tonni), Virginia
Elisabetta (Ida) e Natale Stefano.
In America si recò anche il fratello di Giovanni Sbarbaro fu Antonio detto "Bùcciu", ossia Simone
Sbarbaro, detto Scimunin, nato nel 1847 circa.
Nel 1904 sbarcò ad Ellis Island N.Y. all'età di 57 anni.
Del 21 gennaio del 1904 è un atto di vendita in cui Sbarbaro Simone
fu Antonio, vende a Sbarbaro Antonio fu Gio Batta, suo nipote, una casa ed altri
beni a villa Sbarbari.
Pare che Simone in America abbia fatto
fortuna.
Là si stanziò.
Si sa che ebbe due figlie soprannominate le
Simonine, citate da Giacomo Umberto Sbarbaro, detto Bertin, in una corrispondenza con la moglie Ida del settembre 1913.
I fratelli di Rosa Cereghino, moglie di Giovanni Sbarbaro, ebbero
come meta la California e là si stanziarono.
Lo deduciamo da una lettera del
12 Maggio 1915, inviata da San Francisco, ove Gio Batta Cereghino scrive alla
sorella Rosa che, il loro fratello, Giuseppe Cereghino il giorno 5 Maggio è
morto.
I loro nomi, risultanti da un Atto di Divisione dei beni
dell'anno 1915, erano: Pietro, Gio Batta, Giuseppe e Angelo Cereghino.
I
fratelli Bindolini, così erano chiamati dal soprannome di famiglia,
possedevano anche delle proprietà in Arena presso Favale di Malvaro.
Nel febbraio del 1892 sbarcano a New York, provenienti dal porto di Le Havre in Francia, Cereghino Giuseppe,
farmer, ossia agricoltore, di anni 23, altro Cereghino Giuseppe di anni
18, e Cereghino Angelo di anni 21.
Con loro sbarcano: Domenico Repetti
d'anni 24, agricoltore, Luigi Benazzi d'anni 24, agricoltore, Antonio Ferrero
d'anni 37, agricoltore, Boitano Stefano d'anni 23, Zerega Mario d'anni 23, Arata
Martino d'anni 20, agricoltore, Sanguinetti Giovanni Battista d'anni 23,
agricoltore.
Una bella rappresentanza dell'Appennino di Liguria.
Cereghino Giuseppe è nato nel 1869 e Cereghino Angelo nel 1871: potrebbero
essere solo omonimi dei fratelli di Rosa, della famiglia dei "Bindolini", data
la forte differenza d'età con la sorella, ma non è da escludersi la parentela
visto che la loro destinazione è San Francisco.
Inoltre i nostri avi avevano anche due o tre mogli a causa dell'alta premorienza post parto.
Pagina pubblicata il 15 aprile 2005
(ultima modifica: 13.03.2008), letta 7261 volte dal 23 gennaio 2006
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